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Coordinatore della sicurezza per l’intervento di ricostruzione del Teatro “Amintore Galli”

SERVIZIO MERCATO CLIENTE Teatro Amintore Galli ANNO 2014-2018

Brief

Il Teatro “Amintore Galli” di Rimini è un tempio della cultura progettato dall’architetto modenese Luigi Poletti (legato alla scuola neoclassica purista romana) titolato al Galli musicologo, giornalista e compositore italiano. L’Amministrazione di Rimini, nel progetto di ricostruzione che è stato coordinato dalla Soprintendenza, ha abbracciato la scelta della restituzione filologica e tipologica, che mantiene la riconoscibilità dell’intervento, ma prevede anche il rispetto per le aggiunte aventi valore artistico, che nel corso del tempo sono state apportate al manufatto.

Sfide di progetto

Durante la Seconda Guerra Mondiale due bombe danneggiarono la zona del palcoscenico e quella della sala provocando, nel complesso, danni non irreparabili. Danni irreparabili si ebbero invece a seguito dei saccheggi e delle demolizioni successive, quando la parte danneggiata venne usata come cava di materiali da costruzione. Per la parte semidistrutta della sala e della torre scenica, negli anni ’80 è maturata la volontà di restituire alla città il teatro nella sua interezza, sotto il coordinamento dalla Soprintendenza Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell’Emilia Romagna, che ha definito gli indirizzi progettuali ed individuato per “l’intervento di restauro e di restituzione integrale, filologica e tipologica della Sala e del Palcoscenico del Teatro. Non la sola riproduzione pedissequa del manufatto così come si presentava prima della distruzione bellica, quindi, ma un progetto complesso, conforme alle attuali normative antisismiche, antincendio, impiantistiche, igieniche, con una macchina scenica moderna e tecnologicamente avanzata e con una particolare attenzione alla acustica. Il teatro Galli, inoltre, si collocava all’interno di un contesto storico-archeologico e il progetto doveva tenerne conto.

Soluzione

La ricostruzione della struttura della sala ha richiesto delle modifiche al progetto (sia a livello  architettonico che strutturale) per assicurare l’accesso al pubblico a livello sottoplatea e la conservazione dei reperti archeologici rivenuti durante gli scavi. Il nuovo disegno strutturale ha previsto la realizzazione in opera di quattro nuclei portanti dell’edificio costituenti i corpi scala di accesso ai vari piani con la preventiva costruzione in officina degli elementi costitutivi la struttura dell’edificio (travi e pilastri in c.a.) per poi essere assemblati e completati in cantiere. In questo modo è stata garantita una riduzione dei tempi di esecuzione e i lavori di completamento della struttura del corpo della sala. Per quanto riguarda le porzioni di murature perimetrali da ricostruire ex-novo, il progetto di restauro filologico è stato particolarmente attento, partendo dalla meticolosa analisi delle preesistenze e riproponendo oltre ai paramenti murari nella loro interezza.

Fasi di esecuzione

FASE 1

Nell’ottica di privilegiare la conservazione del bene, il progetto di variante ha previsto gli ancoraggi dei nuclei di nuova realizzazione alle murature esistenti previo consolidamento e restauro delle stesse.

FASE 2

Inoltre, per migliorare la gestione delle interferenze e garantire maggiore sicurezza nella realizzazione delle torri scala, è stata prevista in variante la realizzazione delle rampe scala in elementi in c.a. (da realizzare in officina e da collegare successivamente alle strutture in opera), con conseguente riduzione dei tempi di esecuzione.

FASE 3

I lavori di ricostruzione hanno necessitato di interventi di ingegneria molto complessi, e per tale complessità, nella fase di esecuzione dell’opera, è stato necessario rivedere alcune scelte effettuate in fase progettuale, organizzando i lavori in due ambiti – il corpo della sala e quello della torre scenica – eseguiti in due differenti fasi del cantiere.

Risultati ottenuti

Ricostruito nel solco del Teatro che fu, sia per gli spazi sia nell’apparato decorativo realizzato sulla base dei disegni originali di Poletti, il “Galli” nasconde un cuore modernissimo, in grado di coniugare alla bellezza e all’eleganza del teatro storico all’italiana, la spettacolarità che le più recenti strumentazioni tecnologiche possono offrire. Si hanno quindi: una dotazione tecnologica all’avanguardia; la macchina scenica totalmente computerizzata; i pannelli touch screen per le luci di sala e due consolle per la regolazione dell’illuminazione di scena. Un sistema tecnologico, audio e video, in grado quindi di valorizzare il fascino storico del Teatro, consentendo allo stesso tempo la messa in scena di qualsiasi tipo di rappresentazione.

Sotto il teatro è infine situato il museo multimediale, un contenitore culturale dove storia e modernità sono in costante relazione e che offre la possibilità di visionare i reperti archeologici ritrovati durante gli scavi per la ricostruzione (valorizzati e contestualizzati da presentazioni su supporti multi-mediali).

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