ESENZIONE NOMINA CONSULENTE ADR: C’È CHIAREZZA.
L’applicazione dell’esenzione dalla Nomina del Consulente ADR è esplicitata nel D.M. del 7 agosto 2023. Vediamo di cosa si tratta e quali aziende riguarda.
A cura di Marco Lagattolla e Marta Cassenti
[Consultants Grandi Rischi – Area Sostenibilità]
Finalmente, a distanza di 23 anni dall’uscita del Decreto Legislativo n.40 del 4/02/2000, il 7 agosto 2023 è stato emesso il Decreto Ministeriale che esplicita in maniera chiara le condizioni per l’applicazione dell’esenzione dalla Nomina del Consulente ADR da parte delle imprese che svolgono attività di spedizione o trasporto, oppure una o più delle connesse attività di imballaggio, carico, riempimento oppure scarico di merci pericolose su strada.
Queste condizioni erano già citate dal paragrafo 1.8.3.2. dell’Accordo ADR, ma rimandava alle Autorità Competenti degli Stati aderenti la facoltà di far attuare o meno le disposizioni in merito all’esenzione.
ESENZIONE NOMINA CONSULENTE ADR: LISTA DELLE IMPRESE.
Secondo il Decreto, sono esentati da questa nomina:
- Le imprese le cui attività rientrano nelle esenzioni ADR per natura del trasporto (sottosezioni 1.1.3.1, 1.1.3.2 e 1.1.3.3 ADR), quali i trasporti di merci pericolose effettuate da privati, il trasporto di gas o combustibili liquidi contenuti in serbatoi dei veicoli, il trasporto di lampade contenenti merci pericolose, etc.;
- Le imprese le cui attività rientrano nelle esenzioni ADR per l’applicazione di disposizioni speciali (capitolo 3.3 ADR);
- Le imprese le cui attività rientrano nelle esenzioni ADR per il trasporto di merci pericolose imballate in quantità limitate (capitolo 3.4 ADR);
- Le imprese le cui attività rientrano nelle esenzioni ADR per il trasporto di merci pericolose imballate in quantità esenti (capitolo 3.5 ADR);
- Le imprese le cui attività rientrano nelle esenzioni ADR per il trasporto di merci pericolose in colli, qualora:
- Le operazioni rispettino il limite massimo di 24 operazioni annue
- Le operazioni rispettino il limite massimo di 3 operazioni al mese
- Le operazioni rispettino i limiti quantitativi per unità di trasporto indicati nella tabella ADR 1.1.3.6 in funzione della categoria di trasporto associata
- Predispongano un registro di monitoraggio del numero di operazioni eseguite, da conservare per un minimo di 5 anni (per i rifiuti in ADR, non è sufficiente il registro di carico/scarico in quanto non comprende la classificazione ADR, comprensiva di numero ONU, gruppo di imballaggio e categoria di trasporto)
- Le operazioni non comprendano merci di classe 7 (radioattivi);
- Le imprese le cui attività rientrano nelle esenzioni ADR per il trasporto di merci pericolose in cisterna o alla rinfusa, qualora:
- Le operazioni rispettino il limite massimo di 12 operazioni annue
- Le operazioni rispettino il limite massimo di 2 operazioni al mese
- Le operazioni rispettino il limite massimo di 50 tonnellate annue totali
- Le operazioni riguardino merci di categoria di trasporto 3 o 4 o gruppo di imballaggio III
- Predispongano un registro di monitoraggio del numero di operazioni eseguite, da conservare per un minimo di 5 anni (per i rifiuti in ADR, non è sufficiente il registro di carico/scarico in quanto non comprende la classificazione ADR, comprensiva di numero ONU, gruppo di imballaggio)
- Le operazioni non comprendano merci di classe 7 (radioattivi);
- Le imprese unicamente destinatarie di spedizioni di merci pericolose o e destinatarie che provvedono direttamente allo scarico dei colli o destinatarie che affidano a terzi le attività di scarico, per tutte le modalità di trasporto. L’impresa che effettua lo scarico della merce in qualità di Ditta Terza è sottoposto all’obbligo della nomina del Consulente ADR.
COSA DEVONO FARE LE AZIENDE.
In tutti i casi descritti precedentemente, le imprese che si avvalgono di queste esenzioni devono:
- Verificare che tutte le prescrizioni applicabili dell’ADR siano rispettate (corretta classificazione, scelta di imballaggi idonei, etichettatura/marcatura/placcatura di colli e veicoli, conformità del Documento di Trasporto, etc.);
- Garantire la formazione del personale, con obbligo di registrazione ed archiviazione per un minimo di 5 anni;
- Assicurare la redazione di una relazione di incidente, nei casi previsti dalla sottosezione 1.8.5.4 dell’ADR.
Di conseguenza, le imprese che non rientrano nelle esenzioni sopra descritte devono nominare un Consulente ADR.
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La scelta di affidarsi a un professionista del settore ti permette di essere sempre in regola con i requisiti normativi, ma anche di assolvere a tutte quelle responsabilità che fanno capo a chi spedisce e che continuano a esserci anche se l’azienda non è obbligata a nominare il Consulente ADR.
Sai che l’affidamento a ditte terze del trasporto e le eventuali operazioni preliminari (imballaggio, carico, riempimento, trasporto, scarico) non esentano il mittente dall’obbligo di presentare al trasporto una spedizione conforme alle disposizioni dell’ADR? Infatti, è necessario presentare tutte le misure previste dalla normativa ADR.
Gli obblighi dello speditore coinvolgono anche i carichi che viaggiano in regime di esenzione “parziale”: le merci pericolose. Per loro è prevista l’applicazione della normativa in regime semplificato.
Quindi, in caso di inadempimenti da parte di terzi, il mittente è sanzionabile ugualmente secondo le disposizioni del Codice della Strada.
IL SUPPORTO DI NIER.
NIER ti supporta in tutto questo, ma anche nella predisposizione delle apposite checklist ADR. Sono utili a verificare la conformità alle disposizioni ADR di cui ti abbiamo parlato prima e pongono l’attenzione sui servizi forniti dagli altri operatori.
Cosa intendiamo? Ad esempio, la conformità della documentazione del personale di bordo e del veicolo, degli equipaggiamenti, degli imballaggi e del rispetto dei requisiti che riguardano il corretto fissaggio del carico.