DAL POSTO FISSO ALLE GRANDI DIMISSIONI.
I cambiamenti e le prospettive nel mondo dettano la strada da seguire per le aziende.
A cura di Maria Teresa Malandri
[HR Manager – Area Servizi Generali]
IL CONTESTO.
Negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha subito dei grossi cambiamenti dovuti a vari fattori.
Il primo risiede sicuramente nel calo demografico, che ha generato una marcata riduzione della popolazione adulta che lavora.
Il secondo fattore riguarda l’avvento delle nuove tecnologie. Un aspetto che ha portato alla nascita di nuove forme di lavoro, ma anche alla scomparsa di tante altre.
La tecnologia, inoltre, ha reso più semplice l’accesso al telelavoro e allo smart working.
In questo contesto di grandi cambiamenti, la pandemia ha giocato un ruolo chiave e si è fatto sempre più spazio il concetto di YOLO (You Live Only Once): si vive una volta sola.
Letteralmente non ci sono dubbi, ma lo slogan in questo caso è collegato alla consapevolezza della fragilità della vita – percepita chiaramente durante il Covid – e all’idea che il lavoro sia solo un mezzo necessario al sostentamento economico, che va ridotto al minimo indispensabile perché “ruba tempo” al resto della vita.
LE GRANDI DIMISSIONI.
Da qui nasce qui il fenomeno delle “grandi dimissioni”, tradotto nella ricerca di un lavoro meno impegnativo o di una gratificazione economica immediata.
Le conseguenze non sono da sottovalutare, né a livello personale né aziendale.
A livello personale, questa fluidità lavorativa porta alla difficoltà di crearsi una professionalità ben definita: cambiare azienda ogni due anni – in alcuni casi ogni anno – non permette né di approfondire le competenze tecniche né di sviluppare quelle trasversali.
A livello aziendale – oltre al cambiamento dei processi di selezione dove è l’impresa a dover dimostrare la propria appetibilità – si registra un notevole incremento del turnover e un aumento dei costi legati al continuo inserimento di nuove risorse: recruiting, onboarding e formazione.
IL WORK-LIFE BALANCE.
In questo contesto complesso, dove a volte si arriva a scegliere il posto di lavoro affidandosi esclusivamente alle recensioni delle aziende sui portali digitali, si fanno spazio degli aspetti positivi importanti. Il più interessante abbraccia la crescita del work-life balance.
Il punto cruciale è proprio in queste tre parole: lavoro e vita privata devono essere bilanciate, non in contrapposizione. Entrambe fanno parte della crescita personale di ognuno di noi.
Se le aziende riusciranno a garantire l’equilibrio di benessere organizzativo si potrà tornare a una maggiore stabilità del mercato del lavoro, con una migliore crescita personale e aziendale.