ISO 45003 – COME GESTIRE LA SALUTE PSICOLOGICA NEI LUOGHI DI LAVORO.
Scopriamo le linee guida dedicate al rischio psicosociale del nuovo standard ISO 45003.
A cura di Francesca Zaniboni
[Responsabile Sistemi di Gestione della Sicurezza – Area Sicurezza Occupazionale]
La ISO 45001.
La ISO 45001 sottolinea che l’organizzazione è responsabile della Salute e Sicurezza (SSL) dei propri lavoratori e di coloro che possono essere influenzati dalle sue attività. Questa responsabilità abbraccia sia la promozione che la protezione della salute fisica e psicologica. L’agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro pone l’attenzione sui rischi psicosociali e il cosiddetto “stress lavoro correlato”, due fattori che hanno effetti negativi considerevoli sulla salute delle singole persone.
Se impariamo a considerare lo stress come un problema aziendale e non solo personale, possiamo trattare i rischi psicosociali come qualsiasi altro rischio e trarne innumerevoli vantaggi come:
- Maggiore coinvolgimento dei lavoratori
- Aumento della produttività
- Maggiore innovazione
- Crescita della sostenibilità organizzativa.
Le organizzazioni che si impegnano per la sostenibilità allineano sempre di più le loro strategie aziendali agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. Il nuovo standard ISO 45003 dimostra l’impegno di un’azienda o dell’organizzazione a garantire condizioni di lavoro dignitose, nel rispetto della salute e del benessere.
La ISO 45003.
Il nuovo standard ISO 45003 individua le linee di indirizzo per la gestione del rischio psicosociale all’interno di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro basato sulla ISO 45001 attraverso le 4 fasi del ciclo di Deming:
La ISO 45003 individua le linee di indirizzo per la gestione del rischio psicosociale all’interno di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro basato sulla ISO 45001 attraverso le 4 fasi del ciclo di Deming:
PLAN
Pianificare la gestione dei rischi psicosociali attraverso:
- Il contesto organizzativo
- L’individuazione delle azioni per affrontare i rischi e le opportunità di natura psicosociale che possono includere: aspetti sull’organizzazione del lavoro, fattori sociali al lavoro, ambiente di lavoro, attività e attrezzature pericolose
- La definizione dei propri obiettivi
DO
Attuare quanto pianificato e mettere in pratica il piano di gestione dei rischi psicosociali. Vanno messi in atto processi per l’eliminazione dei pericoli e la riduzione dei rischi psicosociali, l’analisi dei controlli già in essere e dei loro effetti sugli individui e l’organizzazione.
CHECK
Stabilire e attuare un sistematico monitoraggio, una misurazione delle attività di gestione del rischio psicosociale e delle prestazioni del sistema di gestione.
ACT
Implementare azioni per migliorare continuamente il sistema di gestione e le sue prestazioni in relazione ai fattori psicosociali.
La norma fornisce informazioni su come riconoscere i rischi psicosociali che possono correre i lavoratori, come quelli che derivano dal lavoro svolto da casa ed esempi di azioni efficaci, spesso semplici, che possono essere intraprese per gestire questi rischi e migliorare il benessere dei dipendenti.
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