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4 Settembre 2023

NUOVO CODICE APPALTI: SPUNTI E PRINCIPALI ASPETTI.

Il nuovo codice appalti (D.lgs 36/2023) è entrato in vigore dal 1 luglio 2023. Ecco i principali punti.

A cura di Silvia Prodi, Veronica Matra e Gianbasso Cappella.

[Consultant Ufficio Gare – Area Business Development]


Dal 1  Luglio 2023 è entrato in vigore il Nuovo Codice degli Appalti (D.lgs 36/2023). Il precedente codice (D.Lgs. 50/2016), a pochi anni dall’adozione, e dopo svariate modifiche, viene così archiviato. Il Nuovo Codice mette a sistema buona parte delle semplificazioni normative introdotte negli ultimi anni – ad es. sulla durata delle procedure – e introduce interessanti novità nel rispetto di principi quali:

  • Principio del risultato
  • Principio della Fiducia
  • Principio dell’accesso al mercato
  • Principio di conservazione dell’equilibrio contrattuale.

NUOVO CODICE APPALTI: I PRINCIPALI PUNTI.

  • Ritorno dell’appalto integrato – salvo per gli appalti che riguardano interventi di manutenzione ordinaria. In precedenza, era applicabile solo in deroga ed esclusivamente per interventi PNRR, PNC, U.E;
  • Riduzione a 2 dei livelli di progettazione, progetto di fattibilità tecnico-economica e progetto esecutivo. Scompare il progetto definitivo;
  • Possibilità di ricorrere al subappalto a cascata, quando l’esecuzione delle prestazioni affidate in subappalto è oggetto di ulteriore subappalto;
  • BIM obbligatorio per i progetti sopra al milione di euro dal 2025 e incentivi per chi lo utilizza;
  • Nuova figura del RUP;
  • Qualificazione delle stazioni appaltanti, SA, e Centrali di Committenza, CC, in vigore il 1° gennaio 2024;
  • Inserimento obbligatorio delle clausole di revisione prezzi.

Questi primi macro-aspetti del nuovo codice appalti delineano alcune prospettive che possono impattare sulle strategie di partecipazione alle gare, sia come assetto che come attività. L’adozione dell’appalto integrato, infatti, implica la necessità di creare forti aggregazioni competitive che sappiano rappresentare al meglio la completezza e complementarietà delle competenze, in una complessità contrattuale e di responsabilità crescente. La spinta verso la completa digitalizzazione richiede un corrispondente impegno nella formazione del personale. 

nuovo codice appalti

Nelle pieghe del testo ci sono anche delle disposizioni che potrebbero essere dirompenti in una loro stretta applicazione. Ad esempio, l’art. 41 prevede che i costi della manodopera – insieme a quelli della sicurezza – non siano soggetti al ribasso, salvo contemplare la possibilità di applicare dei ribassi in base a migliorie organizzative.

Questo aspetto, che dovrà necessariamente incrociarsi con l’applicazione della legge sull’equo compenso, potrebbe spingere la competizione in gara sempre più sulla qualità (e quindi innovazione) dei servizi offerti, riducendo il peso della componente economica.

Contemporaneamente, c’è anche una forte attenzione alla trasparenza con una maggiore apertura dell’accesso agli atti. Questo comporta la necessità di calibrare precisamente le proposte tecniche in modo da assicurare e giustificare adeguatamente le parti secretate. Inoltre, la riduzione dell’impatto del contenzioso (volta a favorire l’accelerazione del processo) va a modificare le strategie di ‘difesa’, con una riduzione sensibile della possibilità di recupero in caso di contestazione di una procedura.

Allo stato attuale, si registra una decisa contrazione dei bandi in uscita da parte delle stazioni appaltanti, evidentemente alle prese con questo processo normativo di transizione, e non ci sono casistiche di approccio da poter analizzare. Il consiglio è di monitorare passo dopo passo come il nuovo codice appalti verrà applicato, così da fornire feedback puntuali all’organizzazione aziendale.

Sito/bibliografia:

DALLE PAROLE AI FATTI .

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