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13 Marzo 2023

AZIENDE A RISCHIO INCIDENTE RILEVANTE (RIR): LA GESTIONE SISMICA.

Come avviene la valutazione del pericolo sismico negli stabilimenti RIR?

A cura di Vincenzo La Salandra
[Ingegnere Strutturista – Area Ingegneria dei Sistemi]


IL DECRETO LEGISLATIVO 105/15 E GLI EVENTI NA-TECH.

Il Decreto Legislativo 105/15 attuativo della Direttiva 2012/18/UE (Seveso III) definisce “stabilimento a rischio di incidente rilevante (RIR)” una realtà dove ci sono sostanze pericolose all’interno di uno o più impianti, comprese le infrastrutture o le attività comuni o connesse.

Cosa si intende per incidente rilevante? Un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità e che creano un pericolo grave per la salute umana e per l’ambiente.

In questo contesto sul rischio incidente rilevante, si introducono gli eventi NaTech: quegli incendi, esplosioni e rilasci tossici che possono verificarsi all’interno di complessi industriali a seguito di calamità naturali.

Un esempio concreto può essere un uragano che provoca la fuoriuscita di materiale chimico dal deposito di un’azienda.

GESTIONE DEL RISCHIO SISMICO IN IMPIANTI RIR.

Questo decreto prescrive esplicitamente l’analisi e la mitigazione degli scenari incidentali in impianti RIR con riferimento ad eventi naturali come terremoti o inondazioni – più in generale eventi NaTech – tanto per gli stabilimenti di soglia superiore (nel Rapporto di Sicurezza) quanto per gli stabilimenti di soglia inferiore (nell’Analisi di Sicurezza).

È necessario chiarire che il D. Lgs 105/15 non fornisce prescrizioni puntuali sulle metodologie da adottare per le analisi dei rischi NaTech. Lascia questa responsabilità al Gestore dello stabilimento RIR e affida la valutazione dell’idoneità e dell’efficacia delle stesse – con eventuali prescrizioni – al CTR competente per il territorio.

Recentemente, con l’obiettivo di fornire ai Gestori di stabilimenti RIR criteri, metodologie e procedure per la valutazione dei rischi NaTech, è stata pubblicata la specifica tecnica UNI/TS 11816-1:2021 – Parte 1 che comprende una sezione generale e una specifica sul rischio sismico.  

RISCHIO INCIDENTE RILEVANTE – LA NORMA UNI/TS 11816-1:2021.

L’impianto costituente la UNI/TS 11816-1:2021 è in gran parte coerente a quanto già riportato nelle vigenti NTC 2018. In accordo a questa specifica tecnica, la valutazione di affidabilità della sicurezza sismica degli asset critici di uno stabilimento RIR può essere sviluppata con strumenti che impiegano le curve di fragilità, ovvero funzioni di danno empiriche/analitiche che forniscono, in generale sulla base di dati storici, la probabilità di un determinato livello di danneggiamento in relazione alla sollecitazione sismica considerata. Queste curve consentono di fare una stima delle frequenze dell’evento NaTech come prodotto della probabilità di danneggiamento dell’apparecchiatura con la frequenza di accadimento dell’evento sismico del sito specifico.

rischio incidente rilevante

Per quelle strutture non direttamente riconducibili a curve di fragilità disponibili in letteratura è possibile fare ricorso all’impiego delle metodologie descritte nei riferimenti tecnici (CNR-DT 212/2013 e FEMA P-58 (2018)) oppure all’implementazione di specifiche analisi agli Elementi Finiti (FEM). Rispetto alle verifiche sismiche più tradizionali (valutazione della sicurezza sismica e della vulnerabilità sismica riportate in NTC 2018), la valutazione di affidabilità della sicurezza sismica mediante l’utilizzo di adeguate curve di fragilità consente di superare aspetti legati ad assunzioni semplificative di modellazione ed ai limiti di conoscenza della struttura.

RISCHIO SISMICO? LA METODOLOGIA NIER.

La valutazione del rischio sismico per le attività RIR presenta più criticità rispetto a quelle civili/industriali. Il motivo è che bisogna avere delle informazioni particolari, un team di esperti interdisciplinare e utilizzare calcoli complessi.

Nonostante gli strumenti teorici e metodologici per un’analisi accurata non manchino, farne un’approfondita su tutti i componenti di impianto comporta oneri elevati e poco sostenibili.

Per far fronte a questa complessità, la metodologia proposta da NIER comporta un incremento dell’accuratezza del modello di calcolo impiegato al crescere del livello di criticità rilevato:

  • Analisi di primo livello mediante ispezione, ossia lo screening condotto su tutti gli asset/edifici dell’impianto per valutarne, tramite metodi speditivi (DPCM 25/02/2005) basati su schede di censimento e metodi indicizzati (e.g. DPCM 31/03/1989). Le eventuali criticità e le priorità degli approfondimenti da effettuare nel secondo livello;
  • Analisi di secondo livello, cioè lo screening condotto solo sugli elementi risultati critici dalle valutazioni di primo livello e con tecniche di dettaglio (codici di calcolo, FEM);
  • Analisi di terzo livello, ossia l’approfondimento condotto solo sugli elementi risultati critici dalle analisi di secondo livello, con tecniche di estremo dettaglio (valutazione di affidabilità della sicurezza sismica tramite modellazione FEM avanzata e calcolo delle curve di fragilità). Si applica essenzialmente alle apparecchiature di particolare rischio o rilevanza strategica, alle apparecchiature di geometria complessa, alle strutture in presenza di condizioni geotecniche non convenzionali.
rischio incidente rilevante

Nel panorama del rischio da incidente rilevante, la profonda interdisciplinarità di NIER si presta bene alle complessità richieste da una valutazione di rischio sismico completa per gli impianti RIR.

Infatti, la profonda esperienza maturata nel settore dell’Area Grandi Rischi di NIER può essere efficacemente combinata alle capacità tecnico e operative di modellazione FEM sviluppate negli ultimi anni dall’Unità di Modellazione dei Sistemi dell’azienda.

In particolare, le competenze all’interno di quest’Unità possono contribuire allo sviluppo di curve di fragilità specifiche per l’asset considerato – superando l’approccio basato su dati storici presenti in letteratura – anche a supporto dello stadio più avanzato della valutazione di rischio sismico in impianti RIR e in accordo agli attuali disposti normativi (NTC 2018 e UNI/TS 11816-1:2021).

Questa impostazione può essere estesa a eventi NaTech di altra natura come allagamento o fulminazione con una classificazione della complessità richiesta dalla specifica modellazione/trattazione e declinandola in base alle specifiche esigenze delle tua azienda.

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