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13 Marzo 2024

AUDIT REACH PER AZIENDA METALMECCANICA.

Fare un audit di verifica REACH, CLP e ROHS aiuta a capire gli aspetti da implementare sulle sostanze pericolose.

A cura di Silvia Corradetti

[Consultant Grandi Rischi – Area Sostenibilità]


Ogni azienda ha bisogno di verificare l’applicazione dei regolamenti che riguardano le sostanze pericolose. Quando le importazioni, esportazioni, produzioni e rivendite sono continue, diventa difficile avere una corretta verifica delle conformità normative. Anche se si è ben strutturati internamente.

Per questo motivo, ti portiamo il caso pratico di un AUDIT REACH per una realtà importante del settore metalmeccanico che aveva già internamente competenze, conoscenze e procedure di alto livello.

Il rapporto di Audit serve a questo, a trovare i punti critici e quelli di crescita. In questo caso, l’Audit REACH ha permesso all’azienda di risolvere le conformità e di migliorare sia il livello di gestione che di controllo.

AUDIT REACH: LA VERIFICA.

L’azienda aveva la necessità di fare una verifica in ambito REACH, CLP e ROHS per arrivare a una corretta gestione e attuazione delle prescrizioni relative ai suddetti regolamenti.

La sfida principale è stata quella di individuare gli adempimenti derivanti dall’applicazione dei regolamenti REACH, CLP ed affini. Quelli che si applicano ad aziende che importano, utilizzano, producono o rivendono sostanze e miscele pericolose e articoli contenenti tali sostanze e di calarli sulla specifica realtà di un’azienda del settore metalmeccanico, verificandone applicabilità e conformità normativa.

Infatti, aziende strutturate in maniera complessa per numero di filiali e di attività svolte aumentano il livello di dettaglio e il numero di casistiche da analizzare o approfondire.

L’audit che NIER ha condotto è stato mirato sugli adempimenti derivanti dalle normative REACH, CLP e ROHS.

Grazie a un’attività standard, ma efficace, è stato possibile portare alla luce diversi aspetti da implementare e condividere con una struttura già ben sviluppata.

FASI E RISULTATI.

I momenti salienti dell’Audit REACH possono essere riassunti in 5 step:

  • Analisi della struttura e dell’attività aziendale

È necessario capire e verificare quale ruolo ogni sede aziendale riveste all’interno della Supply Chain europea per poter definire gli obblighi e le prescrizioni normative applicabili.

  • Verifica delle procedure di gestione relative alla conformità normativa

Per essere garantita la compliance, è fondamentale per l’azienda redigere, aggiornare e condividere internamente un’adeguata documentazione di processo.

  • Verifica delle procedure di qualifica dei fornitori

Le aziende devono prevedere specifiche procedure di controllo sulla conformità REACH, CLP e ROHS delle sostanze, miscele o articoli che importano o acquistano da fornitori.

  • Verifica della documentazione e degli adempimenti normativi

Schede di Sicurezza, Notifiche SCIP e CLP, dichiarazioni di conformità al REACH, documentazione tecnica di prodotto sono i principali documenti che devono essere verificati, aggiornati e redatti sempre in conformità alle normative in vigore.

  • Verifica di flussi comunicativi interni ai fini dell’aggiornamento normativo

Il corretto recepimento normativo ai fini REACH prevede tempistiche di adeguamento molto rigide, per cui la corretta comunicazione interna è fondamentale ai fini di un efficiente ed efficace adeguamento normativo.

A cosa hanno portato questi passaggi?

A individuare tutti i punti critici e le non conformità normative, nonché gli spunti di miglioramento che l’azienda ha preso in carico, risolto e realizzato a livello di gestione e controllo.

Infine, il periodo transitorio per l’applicabilità della normativa REACH sulle Schede Dati di Sicurezza ha comportato per l’azienda la necessità di richiedere l’aggiornamento delle Schede Dati di Sicurezza ai propri fornitori.


DALLE PAROLE AI FATTI .

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