AUDIT REACH PER AZIENDA METALMECCANICA.
Fare un audit di verifica REACH, CLP e ROHS aiuta a capire gli aspetti da implementare sulle sostanze pericolose.
A cura di Silvia Corradetti
[Consultant Grandi Rischi – Area Sostenibilità]
Ogni azienda ha bisogno di verificare l’applicazione dei regolamenti che riguardano le sostanze pericolose. Quando le importazioni, esportazioni, produzioni e rivendite sono continue, diventa difficile avere una corretta verifica delle conformità normative. Anche se si è ben strutturati internamente.
Per questo motivo, ti portiamo il caso pratico di un AUDIT REACH per una realtà importante del settore metalmeccanico che aveva già internamente competenze, conoscenze e procedure di alto livello.
Il rapporto di Audit serve a questo, a trovare i punti critici e quelli di crescita. In questo caso, l’Audit REACH ha permesso all’azienda di risolvere le conformità e di migliorare sia il livello di gestione che di controllo.
AUDIT REACH: LA VERIFICA.
L’azienda aveva la necessità di fare una verifica in ambito REACH, CLP e ROHS per arrivare a una corretta gestione e attuazione delle prescrizioni relative ai suddetti regolamenti.
La sfida principale è stata quella di individuare gli adempimenti derivanti dall’applicazione dei regolamenti REACH, CLP ed affini. Quelli che si applicano ad aziende che importano, utilizzano, producono o rivendono sostanze e miscele pericolose e articoli contenenti tali sostanze e di calarli sulla specifica realtà di un’azienda del settore metalmeccanico, verificandone applicabilità e conformità normativa.
Infatti, aziende strutturate in maniera complessa per numero di filiali e di attività svolte aumentano il livello di dettaglio e il numero di casistiche da analizzare o approfondire.
L’audit che NIER ha condotto è stato mirato sugli adempimenti derivanti dalle normative REACH, CLP e ROHS.
Grazie a un’attività standard, ma efficace, è stato possibile portare alla luce diversi aspetti da implementare e condividere con una struttura già ben sviluppata.
FASI E RISULTATI.
I momenti salienti dell’Audit REACH possono essere riassunti in 5 step:
- Analisi della struttura e dell’attività aziendale
È necessario capire e verificare quale ruolo ogni sede aziendale riveste all’interno della Supply Chain europea per poter definire gli obblighi e le prescrizioni normative applicabili.
- Verifica delle procedure di gestione relative alla conformità normativa
Per essere garantita la compliance, è fondamentale per l’azienda redigere, aggiornare e condividere internamente un’adeguata documentazione di processo.
- Verifica delle procedure di qualifica dei fornitori
Le aziende devono prevedere specifiche procedure di controllo sulla conformità REACH, CLP e ROHS delle sostanze, miscele o articoli che importano o acquistano da fornitori.
- Verifica della documentazione e degli adempimenti normativi
Schede di Sicurezza, Notifiche SCIP e CLP, dichiarazioni di conformità al REACH, documentazione tecnica di prodotto sono i principali documenti che devono essere verificati, aggiornati e redatti sempre in conformità alle normative in vigore.
- Verifica di flussi comunicativi interni ai fini dell’aggiornamento normativo
Il corretto recepimento normativo ai fini REACH prevede tempistiche di adeguamento molto rigide, per cui la corretta comunicazione interna è fondamentale ai fini di un efficiente ed efficace adeguamento normativo.
A cosa hanno portato questi passaggi?
A individuare tutti i punti critici e le non conformità normative, nonché gli spunti di miglioramento che l’azienda ha preso in carico, risolto e realizzato a livello di gestione e controllo.
Infine, il periodo transitorio per l’applicabilità della normativa REACH sulle Schede Dati di Sicurezza ha comportato per l’azienda la necessità di richiedere l’aggiornamento delle Schede Dati di Sicurezza ai propri fornitori.