CULTURA ORGANIZZATIVA O CULTURA DELLA SICUREZZA?
Nel contesto lavorativo, si parla spesso di cultura aziendale e cultura della sicurezza. Ma qual è la differenza tra queste due? E soprattutto, perché è importante comprenderle entrambe?
A cura di Veronica Mazzoni e Giulia Badini
[Resp. Formazione e Consultant – Area Sicurezza Occupazionale]
La cultura organizzativa è l’insieme dei valori, delle credenze e delle pratiche condivise che caratterizzano un’azienda o un’istituzione. Include tutto ciò che definisce il modo di operare di un’organizzazione, dalla leadership alle procedure quotidiane. Un’azienda con una cultura organizzativa forte è quella in cui i dipendenti condividono una visione comune, collaborano per raggiungere obiettivi e rispettano linee guida che promuovono il benessere comune.
Questa definisce l’identità dell’azienda, stabilisce le aspettative su come i dipendenti dovrebbero comportarsi e interagire e promuove comportamenti positivi.
La cultura della sicurezza, invece, è il prodotto dei valori, degli atteggiamenti, della consapevolezza, delle abilità e dei modelli di comportamento individuali e di gruppo che determinano l’impegno nella gestione della salute e della sicurezza integrando questo prodotto nel rapporto tra l’organizzazione aziendale e gli individui che ne fanno parte.
E questa è una definizione di “Cultura della Sicurezza” che vale sia per la piccola che per la grande impresa.
Si può dire, quindi, che la cultura della sicurezza è parte della cultura organizzativa, focalizzata sulla promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro, sull’organizzazione dei comportamenti legati alla salute e alla sicurezza dei suoi dipendenti, alla prevenzione degli infortuni e alla gestione dei rischi. La direttiva 89/391, il D.lgs 626/94 e il D.lgs 81/08 oltre che a ribadire l’importanza dei requisiti minimi, stabiliscono – questa è la grande novità – i fondamenti della cultura della sicurezza: una responsabilità condivisa che richiede consapevolezza e partecipazione attiva da parte di tutti i membri dell’organizzazione.
Come sono collegate le due culture e perché è importante cominciare a cambiare i comportamenti legati alla sicurezza?
La cultura aziendale influenza profondamente la cultura della sicurezza. Se i leader aziendali e le prime linee considerano la sicurezza come una priorità, questo atteggiamento si riflette su tutta la struttura organizzativa, creando un ambiente di lavoro dove i comportamenti sicuri sono incoraggiati e premiati. Al contrario, un’azienda che non valorizza la sicurezza può dare vita a un clima in cui i rischi vengono trascurati, aumentando così le possibilità di incidenti e malattie professionali.
La cultura della sicurezza è molto radicata in alcuni paesi europei: la prevenzione viene vista come parte integrante della gestione aziendale. Le imprese tedesche, ad esempio, sono molto proattive nel prevenire i rischi piuttosto che reagire agli incidenti. Questo approccio proattivo deriva da un forte impegno delle aziende e dei lavoratori verso la modifica dei comportamenti sbagliati legati ai rischi. Non dobbiamo confondere la cultura della sicurezza come un obbligo normativo, spesso vissuto come un dovere piuttosto che una priorità strategica.
Investire nel promuovere la cultura alla sicurezza porta alla riduzione degli incidenti, migliora la qualità della vita dei dipendenti, riduce i costi associati agli infortuni e alle assenze dal lavoro, i risarcimenti e i danni. Per usare l’espressione cara ad Henry Ford (1930) “Work without safety is inefficient”.