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24 Gennaio 2022

CYBER-SECURITY? IL ROMBO DELL’AUTOMOTIVE.

Dal 6 luglio 2022 la UE rende obbligatorio il nuovo standard di sicurezza digitale per la prevenzione del car hacking.

A cura di Talindo Mirko Ragno
[Business Developer – Area Business Development]

ARCHITETTURA CHE FA GOLA.

Oggi, ogni auto può vantare fino a 100 ECU (Electronic Control Unit) per veicolo. A cosa servono? A controllare il veicolo: dal movimento dei tergicristalli fino alla sterzata assistita, dall’ABS al Cruise Control. 

I componenti a bordo dell’auto che costituiscono l’architettura elettrica/elettronica – E/E fanno in modo che la guida sia semplice, ma anche più sicura. Le funzionalità come i sistemi di navigazione, di diagnostica, Wi-Fi, connessioni Internet, ADAS sono diventati fondamentali nella scelta di un’auto perché sono capaci di rendere i viaggi più comodi e allo stesso tempo estremamente sicuri. 

L’elettronica è il secondo motore di un’auto, dove i cavalli sono circuiti tanto affidabili quanto appetibili dai car hacker.  

cyber-security automotive

CYBER-SECURITY: LA DIFESA SALE A BORDO.

Cosa c’entrano gli hacker con le auto? L’innovazione delle vetture ha raggiunto un livello talmente alto che ha catturato l’attenzione dei predatori informatici. Il rischio che possano arrivare a controllare gli aspetti tecnologici di veicoli ha spinto i costruttori ad alzare le difese e a puntare sulla cyber-security.

Ma come è possibile che gli hacker entrino nell’architettura E/E delle auto? Le funzionalità che trovi a bordo sono possibili grazie all’interconnessione di più sensori, attuatori ed ECU. Queste vengono implementate attraverso delle interconnessioni di reti che ricordano quelle che avvenivano tra i computer e la prima alba di internet. 

Tuttavia, quando trattiamo un tema come la sicurezza a bordo di un’auto, è facile intuire l’importanza vitale che riveste.  

Le aree di attacco dei car hacker sono diverse, ad esempio queste tre: 

  • Interfaccia OBD (On-Board Diagnostics), si trova sull’auto per motivi di diagnostica e raccolta di dati e permette di interagire con tutte le unità elettroniche; 
  • Short-Range Distance, comprende il sistema passivo dell’antifurto, il sistema di lettura di pressione degli pneumatici, sistemi di apertura Keyless e Start Engine, nonché tutti i sistemi bluetooth;  
  • Long-Range Distance, rappresentato da Radio Data System, sistemi Wi-Fi, 4G o 5G, e Internet App per la gestione dell’auto. 

La delicatezza che riveste la cyber-security è sempre più vitale ed è per questo che deve essere considerata sin dalla fase di progettazione. 

L’APPROCCIO ALLA PROTEZIONE.

Gli attuali approcci per proteggere le architetture E/E in ambito Automotive sono un primo passo nella vasta area della sicurezza di questi sistemi e sono necessari ulteriori lavori per garantirne la protezione. 

Uno dei compiti principali, sia in termini di tempo che di impegno, è la standardizzazione. 
Solo attraverso approcci standardizzati è possibile evitare soluzioni personalizzate e potenzialmente non sicure. L’integrazione pulita di approcci accuratamente testati favorisce ulteriormente l’adozione diffusa e costituisce la base delle future soluzioni. 

cyber-security automotive

Questo include standard di codifica sicura per il software nei veicoli, un’analisi combinata tra security e safety, ma anche la loro integrazione sin dalle fasi di progettazione degli algoritmi di controllo. 

L’ASPETTO LEGALE.

I temi sulla cyber-security non si esauriscono solo all’ambito tecnico. 

Quali sono gli aspetti legali che toccano la sicurezza dei veicoli? Ad esempio:  

• Chi è il responsabile di un incidente scaturito da un attacco hacker? 
• Come si procede per provare un car hacking? 
• In che modo la sicurezza dei veicoli influisce sul riconoscimento del marchio? 
• Cosa succede ai dati personali (registri di guida, dati di riconoscimento vocale, ecc.) generati nei veicoli? 
• Dove possono essere archiviati legalmente i dati generati da singole auto o tra vetture? 

È necessario molto lavoro per arrivare a rispondere senza tentennamenti a queste domande e soprattutto a una: come si garantisce la sicurezza nei veicoli senza intaccare la privacy? 

In questo scenario si fa spazio la “Regulation UN ECE 155”, la nuova proposta di standard europeo volta alla gestione della cyber security nel settore automotive. Sarà obbligatoria nel territorio dell’Unione Europea a partire dal 6 luglio 2022?(nuove omologazioni) e dal 7 luglio 2024 (veicoli di nuova immatricolazione). 

La cyber-security è un aspetto che tiene sempre più banco all’interno delle aziende, ma che è destinato a diventare protagonista nell’ambito E/E di ogni veicolo. 

DALLE PAROLE AI FATTI .

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