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15 Febbraio 2022

IL PIANO DI SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE? IL DATA CENTER ECMWF VA SUL SICURO.

Nella Data Valley dell’Emilia-Romagna spicca il Centro Dati Europeo per le previsioni meteorologiche.

A cura di Carlo Carli
[Construction Safety Specialist – Area Sicurezza Occupazionale]

DA EX MANIFATTURA TABACCHI A TECNOPOLO.

A Bologna, per uno dei Centri di Calcolo più importanti d’Europa è stata calcolata anche la certezza.

Quella da cui partire per affidare il piano di sicurezza del Data Centre ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) in fase di progettazione: NIER Ingegneria SpA.

Dov’è prevista la nascita del Data Centre?

Iniziamo dalla conformazione generale del Tecnopolo. È costituito da alcuni gruppi omogenei di edifici e da aree esterne. Tra i principali nuclei, ci sono i sette capannoni adiacenti a unico ambiente fuori terra con copertura a volta.

Il Data Centre prende forma proprio tra questi edifici detti “Botti” B1, B2 e B3 e negli edifici L1 e L2 dedicati agli impianti tecnologici.

L’INTERVENTO DI NIER.

Da questa base, abbiamo redatto il piano di sicurezza e di coordinamento con le informazioni utili per la prevenzione dai rischi per i lavoratori.

L’analisi e la redazione del piano per il Data Centre ha previsto che negli edifici B2 e B3 ci siano gli spazi relativi alle “Data Hall”, “data Storage” e i box degli uffici. Tutti realizzati con il principio della “casa nella casa”.

Le apparecchiature con pressione uguale o inferiore a 0,5 bar sono escluse dall’applicazione della normativa. Invece, se hanno una pressione superiore occorre valutare se rientrano nella legge.

Dopo aver definito se l’apparecchiatura è ricompresa nel campo di applicabilità della Direttiva 2014/68/UE, il passo successivo è la definizione della Categoria a cui appartiene.

LE AREE CON PIÙ PERSONALE.

Gli uffici dove la presenza del personale è costante (uffici singoli nell’edificio B2 e uffici “open space” nell’edifico B3) sono collocati sul fronte per permettere la necessaria illuminazione e ventilazione naturale.

Questa è garantita con una doppia vetrata e un comando integrato che permette l’apertura contemporanea delle finestre delle due facciate: quella più esterna e quella interna appartenente al “box”.

I BOX E GLI SPAZI.

Nella parte interna abbiamo previsto due “box” per ciascun edificio “Botti”, sia per le funzioni del “Data Hall” che per quelle del “Data Storage”. Ospitano gli elaboratori con un’altezza interna di oltre 3 metri. Questi box permettono di controllare la temperatura necessaria al funzionamento delle apparecchiature di elaborazione e di stoccaggio dei dati, ma anche di ottenere delle condizioni di sicurezza ideali.

Tra gli spazi del “Data Hall” e quello del “Data Storage” abbiamo progettato un corridoio filtro per garantire un accesso controllato dal punto di vista delle temperature e una uscita sicura dai due spazi. In aderenza a questo spazio è posizionata anche una scala di accesso al tunnel interrato per ciascuno dei due padiglioni.

I tunnel mettono in collegamento gli spazi delle “Data Hall” e “Data Storage” con la centrale tecnica di condizionamento, ed entrambi hanno un’uscita di sicurezza nel piazzale di parcheggio.

I singoli “box” hanno il pavimento sopraelevato che si trova alla stessa quota dell’area esterna, utile per il passaggio delle necessarie dotazioni impiantistiche. L’accesso e l’uscita dai box avviene con dei filtri che permettono sia il controllo delle temperature che delle necessarie condizioni di sicurezza in caso di incendio.

Attraverso dei passaggi al centro e sul retro i singoli padiglioni sono collegati tra di loro sia internamente con corridoi e aperture nei muri di divisione di un padiglione con l’altro. Un ulteriore collegamento all’aperto avviene nella zona retrostante tra i padiglioni “Botti” e l’edificio “Ballette” con un lungo percorso che sbuca sul piazzale di carico-scarico merci e che serve anche da punto di esodo.

L’edificio B1 è organizzato in maniera analoga a quelli B2 e B3, ma i “box” interni ospitano spazi di servizio tecnici e impiantistici. Invece, il “box” sul fronte principale ospita spazi d’ufficio, di controllo e ha uno spogliatoio per il servizio dedicato ai dipendenti. La struttura dei box è in cemento armato per le pareti perimetrali e travi in acciaio con campata unica per i “Data Hall” e “Data Storage”. Tutto questo serve a garantire la necessaria flessibilità di utilizzo dello spazio all’interno.

Coordinare la sicurezza in fase di progettazione del Data Center ECMWF è stata una sfida avvincente e coinvolgente. Un progetto che ha posto le basi per il futuro di tutti.


DALLE PAROLE AI FATTI .

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