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18 Maggio 2022

LA VERIFICA DELLE SCAFFALATURE METALLICHE.

Sai che le scaffalature metalliche sono considerate delle attrezzature da lavoro e sono sottoposte alle normative sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro?

A cura di Vincenzo La Salandra e Paola Gonfia
[ Area Ingegneria dei Sistemi e Area Sicurezza Occupazionale]


COSA DEVE FARE IL DATORE DI LAVORO?

Le scaffalature metalliche per lo stoccaggio di vario genere, largamente diffuse per la loro versatilità e facilità di installazione, sono da considerarsi a tutti gli effetti attrezzature di lavoro, ai sensi del D. lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro).

Il Datore di Lavoro è tenuto a rispettare tutti gli obblighi previsti dalle normative vigenti e a garantire che queste attrezzature risultino idonee per la salute e la sicurezza del lavoro da svolgere.

In particolare, oltre a garantire che l’installazione e l’utilizzo delle scaffalature metalliche avvenga in conformità alle istruzioni d’uso del fabbricante, il Datore di Lavoro deve prevedere controlli periodici e/o straordinari da parte di un profilo competente e qualificato. Questo serve ad assicurare il buono stato di conservazione, l’efficienza e la sicurezza delle scaffalature stesse.

LA NORMA UNI EN 15635.

La norma UNI EN 15635 “Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di immagazzinaggio”, pubblicata nel 2009, viene in soccorso rispetto alla genericità della normativa obbligatoria. Infatti, arriva a definire le modalità di approccio e di buone prassi finalizzate alla corretta gestione delle scaffalature metalliche adibite a stoccaggio.

Nel dettaglio, la norma UNI EN 15635 stabilisce che l’utilizzatore è tenuto a garantire che le  regolari verifiche della struttura della scaffalatura devono essere fatte durante l’arco di vita della stessa. La verifica deve essere realizzata da un tecnico esperto e ad intervalli non superiori ai 12 mesi.

Al termine dell’ispezione deve essere rilasciato un resoconto scritto con le osservazioni e gli interventi necessari per ridurre al minimo i rischi rilevati. In questo resoconto, viene riportata la valutazione e la classificazione dei danni suddivisa in 3 livelli:

  • Livello di danno verde: i componenti della scaffalatura sono sicuri e idonei all’uso, all’azienda è richiesto un semplice monitoraggio della struttura e un ulteriore controllo dopo 12 mesi;
  • Livello di danno giallo: è necessario un rapido intervento, entro e non oltre 30 giorni, per sostituire i componenti danneggiati. La scaffalatura, inoltre, deve essere temporaneamente scaricata in vista dell’intervento locale proposto;
  • Livello di danno rosso: è necessario segregare, mettere in sicurezza l’area e scaricare immediatamente la scaffalatura per eseguire immediatamente l’intervento suggerito.

Il documento che viene rilasciato costituisce la prova della regolare verifica e corretta manutenzione delle scaffalature, quindi deve essere conservato dall’azienda ed esibito nel caso di ispezioni da parte dell’autorità competente.

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DELLE SCAFFALATURE METALLICHE.

Ogni scaffalatura, anche se rispondente a tutti i criteri definiti dalla norma tecnica UNI EN 15635, genera sempre degli impatti e dei pericoli nel contesto in cui è inserita. Per questo motivo, devono essere valutati correttamente tutti i rischi del luogo di lavoro, come prescritto dal D.Lgs. 81/2008.

Generalmente, nel caso di scaffalature correttamente dimensionate e caricate, il pericolo che ha  un impatto maggiore è riferito al rischio sismico non strutturale e al crollo del materiale stoccato in caso di terremoto.

Una situazione particolarmente critica potrebbe rivelarsi se ci sono vie di fuga in prossimità delle scaffalature metalliche, una prassi largamente diffusa e tutt’altro che delimitata al mondo della logistica.

In questo caso, infatti, il crollo del materiale stoccato potrebbe ostacolare la via di fuga e impedire un’efficace e sicura uscita dei lavoratori.

Viene da sé capire quanto sia importante la valutazione del rischio legata all’impatto delle scaffalature nel luogo di lavoro. Una verifica che può evitare i potenziali infortuni e prevenire quelle situazioni che potrebbero rivelarsi fatali, oltre alle penali che gli Enti competenti potrebbero far pagare alle aziende non in regola.

SERVIZIO OFFERTO.

Ecco come possiamo aiutarti sulla valutazione del rischio delle scaffalature metalliche:

  • Verifica documentazione esistente;
  • Rilievo della disposizione delle scaffalature e dei relativi livelli di carico;
  • Redazione/Aggiornamento del layout della mappatura dell’impianto;
  • Controllo visivo generale da terra di tutti gli elementi della scaffalatura (verticalità spalle, serraggio tasselli a terra, stato correnti e diagonali, etc…);
  • Rilievo fotografico delle anomalie;
  • Caratterizzazione delle anomalie in base al relativo livello di rischio (verde-giallo-rosso);
  • Redazione del rapporto di Verifica Ispettiva supportato da fotografie;
  • Proposta degli opportuni interventi da eseguire per ripristinare il corretto funzionamento statico della scaffalatura

La certezza di aver fatto una scelta sicura continua con il servizio. Infatti, tutte le azioni che ti abbiamo elencato vengono svolte con il personale qualificato da “AISEM – Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione” come Consulente CQ-15635 per la corretta manutenzione delle scaffalature industriali.

Infine, siamo in grado di supportarti anche nella redazione di documenti di valutazione del rischio sismico non strutturale derivante da scaffalature industriali e non solo. Oltre alla redazione, ti forniamo anche una consulenza sulle modifiche da apportare al piano di emergenza per limitarne il potenziale impatto.

DALLE PAROLE AI FATTI .

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