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23 Giugno 2022

NUOVE INTEGRAZIONI PER LA NORMA ISO 11228-1.

La UNI ISO 11228–1 per l’analisi del rischio da sollevamento e trasporto in ambito di Movimentazione Manuale dei Carichi ha una nuova versione 2022.

A cura di Massimo Zannini
[ Responsabile Unità Technical Service – Area Sicurezza Occupazionale ]


LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI (MMC).

L’Art.167 del D. Lgs. 81/08 definisce la Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC) come l’insieme delle “operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari”.

La MMC può determinare patologie da sovraccarico biomeccanico e in particolare patologie delle strutture osteoarticolari, muscolo-tendinee e nervo-vascolari che coinvolgono prevalentemente il distretto dorso-lombare.

Il D. Lgs. 81/08 dedica a questo fattore di rischio il Titolo VI (articoli dal 167 al 171) e l’Allegato XXXIII che richiama espressamente la serie delle Norme ISO 11228 come riferimento tecnico per la corretta valutazione del rischio. In particolare la serie delle norme è composta da:

  • UNI ISO 11228-1 (Ed. 2022) – si riferisce alle attività di sollevamento di carichi e trasporto;
  • UNI ISO 11228-2 (Ed. 2009) – si occupa delle attività di traino e spinta;
  • UNI ISO 11228-3 (Ed. 2009) – approfondisce i sollevamenti di bassi carichi ad alta frequenza (gesti ripetitivi).

Nell’ambito della Valutazione del Rischio, i principali fattori da prendere in considerazione sono:

  • Caratteristiche, peso, ingombro e posizione del carico;
  • Sforzo fisico richiesto per movimentare il carico;
  • Caratteristiche dell’ambiente di lavoro (lo spazio disponibile, il tipo di pavimentazione, i dislivelli e il microclima);
  • Esigenze connesse all’attività;
  • Fattori individuali di rischio.

LE PRINCIPALI NOVITÀ.

La Norma ISO 11228-1 tratta in maniera specifica i limiti raccomandati per sollevamento, abbassamento e trasporto manuale in relazione a intensità, frequenza e durata del compito lavorativo.

La nuova edizione della norma conferma l’approccio per step e ognuno rappresenta una verifica che consente il passaggio a quello successivo solo se positiva. Al contrario, evidenzia la necessità di riprogettare l’attività lavorativa.

Gli step previsti dalla normativa sono i seguenti:

  • Step 1: verifica dei pesi limiti

La prima verifica da effettuare consiste nel controllare che il peso sollevato sia inferiore ai pesi di riferimento (si veda tabella riportata di seguito)

Rispetto alla precedente versione della Norma, viene aggiunta una tabella nell’allegato B che definisce i pesi di riferimento da utilizzare (già riportati nella ISO TR 12295) e definisce l’intervallo di riferimento per l’età adulta tra 20 e 45 anni (e non più 18 e 45 come nella versione precedente).

  • Step 2: valutazione rapida

Sulla base di una serie di condizioni di accettabilità che dipendono dalle geometrie del compito da svolgere, da questo step può emergere un rischio accettabile o critico o dubbio; nei primi due casi, la valutazione del rischio è completata, nel terzo caso si procede con lo step successivo.

Da questo punto di vista la nuova versione delle UNI ISO 11228-1 non introduce particolari novità e la metodologia di valutazione rimane come la precedente, prevista anche all’interno della ISO TR 12295.

  • Step 3: determinazione dei limiti

In questa fase viene verificato il peso di riferimento tenendo conto delle geometrie di spostamento richieste dai compiti e dell’organizzazione dell’attività lavorativa.

La verifica si basa sul metodo NIOSH che prevede compito singolo o composito a seconda della realtà da analizzare e valutare.

Le novità introdotte dalla nuova versione della normativa in questo step sono:

  1. Inserimento tabella per classificare a fasce i valori di indice di sollevamento calcolati:
  1. Correzione formula relativa ai compiti compositi
    Viene “corretta” la formula introdotta da Tom Waters per calcolare l’indice di sollevamento composito quando, nell’arco della giornata, vengono svolti più compiti diversi di sollevamento dalla stessa persona.Viene limitato a 10 il numero massimo di sub-compiti da analizzare con questa formula per compensare gli errori che la formula genera quando i compiti da analizzare sono molti.
  2. Modifica della formula per il calcolo del Reccommended Mass Limit

Aggiunta degli ultimi fattori di rischio (sollevamento a più operatori, sollevamento a un arto, tempo di sollevamento > 8 ore)

  1. Modifica della tabella relativa alla frequenza
    Per tenere conto anche della dislocazione verticale e limitare il numero di sollevamenti al minuto valutabili con il metodo.
  • Step 4: pesi raccomandati cumulativi per giornata

A questo step si arriva quando è previsto il trasporto di pesi per distanze superiori a 1 metro e impone dei limiti in termini di peso cumulativo nel turno di lavoro (6 ton).

Rispetto alla precedente versione della norma, rimangono invariati i limiti di 25 kg per singolo sollevamento e i 15 sollevamenti al minuto; lo step fornisce i riferimenti per verificare che il peso, complessivamente sollevato e trasportato nell’arco della giornata, non ecceda certi limiti (limite ridotto a 6.000 kg rispetto ai 10.000 kg previsti dalla precedente versione).

  • Step 5: pesi raccomandati cumulativi in base al tempo

Le formule previste dalla normativa per questo step consentono di verificare il peso trasportato cumulativo, tenendo conto della distanza, dell’altezza delle mani e di altri fattori.

La nuova versione della normativa introduce una tabella che permette di verificare che i pesi sollevati e trasporti cumulativamente nell’arco delle ore, non superino certi valori:

Questi valori vanno ridotti quando ci si trovi in condizioni non ideali rispetto a quanto previsto al punto H.1

DALLE PAROLE AI FATTI .

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