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27 Agosto 2021

Società Benefit – Valore aggiunto e valore condiviso per una maggiore competitività sul mercato

Cosa sono le società benefit, quali vantaggi per le aziende e come trasformare la propria governance per diventare una Benefit Corporation

Articolo a cura di Camilla Tomasetta e Daniele Cespi, Area Sostenibilità Integrata, Unità Ambiente NIER Ingegneria

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PROFIT, NO-PROFIT E BENEFIT: DEFINIZIONI

Da una decina d’anni a questa parte si sente parlare sempre più frequentemente di “Società Benefit” o “Benefit Corporation”.

Cosa descrive esattamente questa terminologia? Quali sono i vantaggi per un’impresa? Quali passi è necessario compiere affinché la propria azienda possa essere definita tale?

Nella società moderna siamo abituati a classificare le aziende unicamente come:

  • profit «producono ricchezza per i proprietari»
  • no-profit «fanno del bene al prossimo»

Esiste però una posizione intermedia che l’impresa può ricoprire, senza dover per forza dividersi tra questa dualità di ruoli, apparentemente in opposizione tra loro.

Si tratta appunto delle benefit corporation, imprese che hanno come obiettivo al contempo il profitto ed il benessere sociale. Un tipo di società che va incontro alle necessità di imprenditori e investitori orientati verso un modello di impresa che risolva i problemi sociali e ambientali, pur mirando a solidi risultati finanziari.

COME SI DIVENTA UNA BENEFIT CORPORATION?

Nel 2016, lo Stato italiano ha introdotto, tramite la legge di stabilità (G.U. n.302 del 30-12-2015 – S. O. n. 70 – Commi 376-384), la nuova forma giuridica di società benefit.
Dopo gli Stati Uniti d’America nel 2010, l’Italia è stato il secondo Paese ad introdurre questo riconoscimento legale, che consente di proteggere la missione in caso di aumenti di capitale e cambi di leadership.

Per aderire occorre esplicitare nel proprio statuto una o più finalità di beneficio comune unitamente al perseguimento dell’utile.
Inoltre occorre redigere su base annuale una Relazione di Impatto da allegare al bilancio.

La gestione delle società benefit richiede un bilanciamento tra l’interesse dei soci e l’interesse della collettività e la nomina di un responsabile dell’impatto dell’azienda.

La Benefit corporation può essere quindi vista come un’evoluzione del concetto stesso di azienda, anche se forme societarie simili sono comparse ben prima del 2010 senza però essere formalmente riconosciute in tal senso dalla società.

Il XXI secolo sta mettendo in discussione il paradigma di massimizzazione degli utili – incurante dell’internalizzazione delle esternalità – che aveva preso il sopravvento nel secolo precedente.

report analisi LCA al tavolo per quantificare impatto ambientale prodotti o processi

LA CERTIFICAZIONE B CORP®

Oltre a cambiare il proprio stato giuridico, un’impresa può decidere anche di certificarsi, diventando a tutti gli effetti una B Corp®.

La certificazione B Corp®, privata e su base volontaria, misura le performance aziendali in campo ambientale e di responsabilità sociale toccando temi che vanno dalla catena di fornitura, alle donazioni in beneficenza, dai benefit per i dipendenti alla qualità e al coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse.

L’ente preposto al rilascio della certificazione B Corp® è l’americano B-Lab, che utilizza lo strumento B- Impact Assessment (BIA) per valutare la performance delle imprese.

Il BIA è di fatto un questionario (circa 200 domande), che coinvolge 5 aree di analisi:

  • Governance
  • Dipendenti e welfare aziendale
  • Comunità (intesa come il territorio in cui l’azienda opera, inclusa la sua supply chain)
  • Ambiente
  • Clienti finali (consumatori o beneficiari del prodotto/servizio).

Il percorso prevede 3 fasi:

  1. Self- Assessment (BIA): L’azienda che intende ottenere la certificazione B-corp deve sottoporsi ad una prima autovalutazione sugli aspetti di sostenibilità della propria attività. Per poter procedere con le fasi successive occorre ottenere un punteggio finale minimo di 80 (su 200).
  2. Validazione dei risultati BIA/iter certificativo: in caso di self-assessment positivo e intenzione di proseguire il percorso, segue un assessment review con il personale di B Corp al fine di convalidare i risultati dell’Impact Assessment con B Lab, anche tramite la richiesta di documentazione di supporto.
  3. Sottoscrizione della Dichiarazione di interdipendenza: l’ultimo passaggio consiste nell’ufficializzazione del risultato, firmando la Dichiarazione di interdipendenza che specifica i diritti e i doveri delle Certified B Corp.

Il certificato ha validità 3 anni; al suo scadere si deve ripetere l’assessment (BIA) per mantenere la certificazione.

VALORE AGGIUNTO E VALORE CONDIVISO PER UNA MAGGIORE COMPETITIVITA’ FUTURA

Una benefit corporation è quindi in grado di creare valore aggiunto anche sotto forma di valore condiviso, ripensando prodotti e mercati, ridefinendo la produttività lungo la catena di valore utilizzando la sostenibilità come chiave di lettura, favorendo lo sviluppo di distretti locali tramite diverse forme di sinergia.

Oltre agli evidenti risvolti etici, il valore condiviso migliora il business garantendo un accesso agevolato ai finanziamenti e una maggiore attrazione degli investimenti.

In futuro potrebbe addirittura rappresentare una conditio sine qua non per poter mantenere competitività sul mercato.

Ad oggi in Italia sono registrate più di 500 società benefit e certificate più di 120 B Corp®, con numeri in continua crescita.

Il ruolo della sostenibilità può dunque essere ridefinito alla luce di questa nuova visione.
Colin Mayer, professore di economia dell’università di Oxford, descrive la seguente funzione della sostenibilità: “dare un senso alle imprese perché queste possano contribuire allo sviluppo della umanità e intanto diventare più resilienti”

PICCOLI PASSI PER INIZIARE

Gli impatti positivi ed i benefici sono perseguibili anche riducendo gli effetti negativi su persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interessi.

Per farlo e cominciare il proprio percorso di società benefit, non è obbligatorio cambiare il proprio statuto od intraprendere un iter certificativo B Corp® fin da subito.
E’ possibile muovere i primi passi tramite altre azioni minori, come, per esempio, il calcolo delle proprie emissioni di CO2 equivalenti (impronta di carbonio), la certificazione ambientale dei propri prodotti oppure l’adozione di sistemi di gestione (ambiente, energia, sicurezza, qualità).

NIER può accompagnare concretamente ogni azienda in questo percorso, da un primo assessment iniziale fino al concreto ottenimento del certificato B Corp®.

Siamo felici di essere utili e accogliere queste nuove sfide per portare la tua azienda verso un modello di business circolare e sostenibile: scrivici a BD@nier.it

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