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13 Aprile 2023

Viabilità interna: migliorarla è un obiettivo essenziale per i siti produttivi.

La gestione della viabilità interna è un fattore chiave per ottimizzare i processi e lo spostamento sia dei mezzi che delle persone.

A cura di Martina Malaguti
[Consultant – Area Sicurezza Occupazionale]


IL CONTESTO.

I grandi siti produttivi hanno una configurazione complessa e spesso sono il risultato di integrazioni nate nel tempo. I siti produttivi sono percorsi quotidianamente da persone e mezzi di diverso tipo, con il rischio di investimento di persone o collisione tra veicoli. In questo contesto, la gestione della viabilità diventa un fattore chiave per ottimizzare i processi e soddisfare le esigenze di spostamento sia delle persone che dei materiali.

viabilità interna

PROGETTARE LA VIABILITÀ INTERNA: UN PROCESSO A QUATTRO FASI.

Ogni sito produttivo presenta le proprie caratteristiche e peculiarità, che rendono unico ogni lavoro di analisi e adeguamento. Il processo di progettazione della viabilità interna deve partire dalla valutazione del rischio e focalizzarsi su:

  • Zone di lavoro;
  • Veicoli;
  • Persone.

Dopo avere individuato i pericoli, occorre prevedere e realizzare misure per ridurli. Ed ecco che la creazione di un piano di viabilità interna può essere la soluzione migliore.

NIER ha studiato una metodologia che ha come elementi principali l’analisi delle procedure, delle dotazioni tecnologiche e del layout del sito. L’approccio diventa più articolato quando occorre fare veri e propri interventi di riprogettazione del sito stesso.

La ridefinizione del layout ha come obiettivo l’individuazione della migliore configurazione possibile per garantire la circolazione in sicurezza di pedoni e veicoli. Proprio in questa fase possono essere utili dei software specifici che simulino gli ingombri e le traiettorie dei veicoli in manovra, così da verificarne la compatibilità con gli spazi a disposizione.   

L’esperienza che NIER ha maturato in questo tipo di servizio copre differenti tipologie di siti produttivi, ognuno con esigenze e caratteristiche proprie.

Ad esempio:

  • Stabilimenti ceramici che hanno la necessità di ampi spazi per lo stoccaggio delle materie prime e per lo stoccaggio del prodotto finito;
  • Aziende di produzione di tubi che hanno il bisogno di garantire lo spazio per la circolazione dei carrelli (dato l’ingombro trasversale derivante dal trasporto dei fasci di tubi rigidi);
  • Impianti di trattamento rifiuti e cogenerazione che devono poter contare su spazi di manovra molto larghi per portare a termine le operazioni di scarico del materiale.

LA VIABILITÀ INTERNA COME FATTORE CHIAVE.

In conclusione, per redigere un piano di viabilità aziendale efficace è necessario prendere in considerazione diversi aspetti come: esaminare il sito in ogni suo dettaglio, individuare le criticità e progettare interventi calibrati in base alle specifiche esigenze.

Il progetto deve avere come obiettivo la riduzione dei rischi , ma anche l’ottimizzazione dei processi produttivi e una migliore gestione degli spazi disponibili.

Simulazioni di traiettorie

Infine, va sottolineato che lo studio della viabilità aziendale non termina con la realizzazione della prima analisi, perché i processi produttivi sono in continua evoluzione e richiedono revisioni periodiche. Quindi, è necessario adottare un approccio improntato al miglioramento continuo e che persegue gli obiettivi di efficienza, sicurezza e sostenibilità.

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