Business Continuity Assessment del nuovo potabilizzatore della Standiana
Brief
L’obiettivo principale del servizio è stato la conduzione di una Analisi sulla continuità operativa del potabilizzatore della Standiana, al fine di individuarne le principali minacce e criticità e definire le possibili misure di miglioramento e di mitigazione, atte a garantire la continuità operativa dell’impianto.
Sfide di progetto
L’indisponibilità del servizio di approvvigionamento idrico, dovuto ad una qualsiasi causa contingente, può apparire come un evento poco probabile, tuttavia, considerando il fine di pubblico servizio dell’impianto, il danno massimo ipotizzabile può assumere proporzioni rilevanti, a prescindere da come lo si voglia caratterizzare (es. economico, d’immagine, ecc.).
D’altro canto, la varietà di rischi e minacce da prendere in esame è notevole e richiede – per una valutazione appropriata – competenze molto diversificate (esperti ambientali, tecnologi, analisti di rischio industriale, geologi, ecc.).
Soluzione
L’attività svolta costituisce un passo concreto nello sviluppo di un approccio coerente ed omogeneo alla gestione dei rischi che a 360° possono insistere ed impattare le attività di Romagna Acque Società delle Fonti. Tale approccio, in conformità con quanto previsto dagli standard ISO 31000 e ISO 22301, ha previsto l’effettuazione di un’analisi multirischio molto attuale che permette di recepire quanto introdotto dalle nuove norme ISO 14000 e ISO 9000 e che introducono, appunto un approccio “risk thinking” basato sull’analisi di rischio.
Il lavoro è stato svolto, da un gruppo di lavoro che ha visto la continua collaborazione di tecnici RASDF e NIER, mediante una serie di attività identificabili come segue:
- Attività di individuazione dei pericoli e valutazione dei rischi svolta applicando un’analisi Hazop ed una successiva analisi FTA (Fault Tree Analysis)
- Attività di ponderazione dei rischi svolta mediante una BIA (Business Impact Analysis).
Fasi di esecuzione
Approccio strutturato per l’identificazione dei rischi connessi al nuovo potabilizzatore della Standiana. Quest’attività è basata sullo schema di gestione del rischio proposto dall’ISO 31000 e si avvale dei metodi più appropriati riportati dalla ISO 31010.
Interpretare i rischi identificati secondo una BIA, cioè valutare come le diverse fonti di pericolo possono impattare le normali attività dell’azienda. Questa fase è stata sviluppata secondo quanto previsto dalla ISO 22301 ai fini della continuità operativa.
Proposta di un piano di gestione dell’emergenza definendo procedure, ruoli e mansioni operative e l’identificazione di azioni che permetteranno di sensibilizzare e formare il personale coinvolto nell’implementazione del piano di continuità operativa.
Risultati ottenuti
Di seguito si riporta uno schema riassuntivo del processo di valutazione dei rischi e dei risultati ottenuti.
A conclusione del lavoro si sono ottenuti i seguenti risultati:
- Individuazione delle difformità degli impianti rispetto agli standard di progetto e definizione delle relative azioni correttive;
- Individuazione delle modalità di guasto e delle disfunzioni operative che possono portare al verificarsi degli scenari emergenziali oggetto dello studio;
- Elaborazione di criteri per la definizione degli elementi e/o condizioni critiche del sistema;
- Definizione dei parametri per la quantificazione dei rischi e dei criteri per la definizione dei relativi livelli di accettabilità;
- Individuazione di elementi di supporto alle decisioni per la definizione delle strategie di mitigazione dei rischi;
- Sviluppo dello schema di piano di gestione delle emergenze.