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Analisi dei rischi correlati ai cambiamenti climatici e predisposizione di un piano di adattamento

SERVIZIO MERCATO CLIENTE Primaria azienda del settore agroalimentare ANNO 2020

Brief

Individuazione e quantificazione dei potenziali impatti dei cambiamenti climatici attesi sui due stabilimenti produttivi, anche come elemento dell’analisi di contesto prevista dall’edizione 2018 della UNI CEI EN ISO 50001.

Sfide di progetto

Rispondere ad un’esigenza nuova e sempre più urgente, quella di comprendere e saper valutare gli effetti dei cambiamenti climatici su specifiche attività produttive.

Il settore agroalimentare è particolarmente sensibile sia dal punto di vista degli approvvigionamenti sia da quello dei processi di trasformazione (danni fisici agli stabilimenti, effetti sulla catena logistica a monte e a valle per fornitura e distribuzione prodotto).

Tale esigenza richiede l’applicazione di competenze molto specifiche e non può ancora contare su metodologie standardizzate e diffuse.

Soluzione

E’ stata eseguita un’analisi di vulnerabilità in coerenza con il Piano Nazionale di Adattamento al Cambiamento Climatico (PNACC), che adotta l’approccio dell’Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite (IPCC) nell’individuare tre componenti fondamentali per la valutazione e gestione dei rischi legati al cambiamento climatico:

  1. Analisi dei pericoli (hazards);
  2. Analisi dell’esposizione (exposure);
  3. Analisi della vulnerabilità (vulnerability).

Fasi di esecuzione

FASE 1

Caratterizzazione delle principali variabili climatiche con riferimento allo scenario attuale e a quello futuro, per le specifiche aree di interesse, in base ai risultati delle proiezioni disponibili.

FASE 2

Elaborazione di un elenco completo dei potenziali impatti sull’azienda conseguenti ai cambiamenti climatici.

FASE 3

Valutazione e classificazione dei rischi e delle opportunità.

FASE 4

Workshop di condivisione dei risultati per un’autovalutazione dei rischi attraverso la compilazione guidata di un questionario focalizzato sugli eventi passati e sulle eventuali soluzioni di adattamento già implementate.

FASE 5

Revisione della valutazione dei rischi precedentemente elaborata.

FASE 6

Identificazione delle possibili misure di adattamento comprensiva, ove possibile, di uno studio di fattibilità tecnico-economico.

FASE 7

Redazione del Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.

FASE 8

Integrazione dei risultati all’interno degli strumenti per l’analisi di contesto prevista dal Sistema di Gestione dell’Energia (UNI CEI EN ISO 50001:2018).

Risultati ottenuti

Sulla base dell’analisi dei rischi condotta sono state individuate le azioni ritenute prioritarie per fronteggiare i futuri cambiamenti climatici.

Il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici include tre tipologie di misure:

  • GREY: richiedono interventi strutturali o materiali per il miglioramento e adeguamento al cambiamento climatico di impianti e infrastrutture;
  • GREEN: pur avendo una componente di materialità e di intervento strutturale, si differenziano proponendo soluzioni “nature based” legate all’utilizzo o alla gestione sostenibile di “servizi” ecosistemici, al fine di ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici;
  • SOFT: non richiedono interventi strutturali e materiali diretti, anche se sono propedeutiche alla realizzazione di questi ultimi, contribuendo alla creazione di capacità adattiva attraverso una maggiore conoscenza o lo sviluppo di adeguati strumenti organizzativi.

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