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9 Novembre 2023

UFI E NOTIFICHE PCN.

UFI (Unique Formula Identifier) e PCN (Poison Center Notification Portal): prescrizioni in materia di risposta di emergenza sanitaria per i prodotti pericolosi.

A cura di Silvia Corradetti

[Consultant Grandi Rischi – Area Sostenibilità]


LA SICUREZZA SANITARIA DIETRO I PRODOTTI CHIMICI PERICOLOSI IN COMMERCIO.

Con l’entrata in vigore del Regolamento (CE) n. 1272/2008, sono stati istituiti i centri antiveleno o “Poison Centres” per ogni stato membro Europeo. Infatti, l’autorità nazionale di ogni stato ha dovuto designare un organismo sanitario competente in materia di risposta sanitaria in caso di emergenza, ovvero capace di rispondere efficacemente nei casi di esposizione accidentale a prodotti chimici comunemente utilizzati dai cittadini.

In Italia, è stato nominato l’Istituto Superiore di Sanità come organismo sanitario competente, istituito l’Archivio Preparati Pericolosi per la notifica (i.e. APP) e attivati i Centri Anti Veleno (i.e. CAV) per la raccolta ed utilizzo delle informazioni chimiche e tossicologiche.

Ogni stato europeo ha nominato il proprio ente, indipendente dagli altri e con l’autorità di richiedere specifiche informazioni chimiche e tossicologiche relative ai prodotti.

Parallelamente, è diventato obbligatorio per le aziende responsabili dei prodotti in commercio di notificare a questi enti specifiche informazioni circa la pericolosità per la saluta umana delle miscele messe in commercio.

Pertanto, la notifica di ogni prodotto pericoloso immesso in commercio, importato o distribuito in uno o più dei trenta stati aderenti alla normativa, doveva essere effettuata singolarmente per paese di commercializzazione. Un lavoro davvero considerevole per quelle aziende che volevano vendere i propri prodotti in più di uno stato europeo.

Dal 2020, però, con l’attuazione del Regolamento (UE) n. 2017/542 contente il cosiddetto “Annex VIII”, le informazioni, le tempistiche e le modalità di notifica sono state armonizzate per tutti gli Stati Membri ed è stato, quindi, introdotto lo “Unique Formula Identifier” (i.e. UFI) e il “Poison Center Notification Portal” (i.e. portale PCN) come mezzi univoci sia di identificazione delle miscele pericolose sia di comunicazione dei pericoli associati.  

Questi sistemi sono degli strumenti di informazione per i tutti i centri antiveleno europei di ricevere le stesse informazioni sui prodotti pericolosi in commercio nei singoli Stati Europei.

PCN ED UFI INSIGHTS.

Dal 1° Gennaio 2020 è stato attivato un formato armonizzato per la notifica ai centri antiveleno e la relativa indicazione del “codice UFI” nell’etichetta del prodotto in commercio e, dal 1° gennaio 2025, tutti i prodotti in commercio interessati dalla normativa dovranno recarlo in etichetta.

L’UFI è un codice alfanumerico di 16 caratteri che indica che per tale miscela è stata effettuata una notifica dei centri antiveleno e rappresenta il codice da comunicare ai soccorritori in caso di esposizione accidentale alla miscela contenuta nel prodotto. Deve essere visibile, leggibile, indelebile e preceduto dalla sigla “UFI:”. Il codice è diviso in quattro blocchi, ciascuno separato da un trattino, come riportato nell’esempio seguente.

Il codice UFI viene generato automaticamente e gratuitamente da un algoritmo inserendo la P.IVA dell’azienda responsabile del prodotto e del numero di formulazione specifico per la miscela contenuta. Lo strumento ufficiale generatore di UFI è disponibile ed accessibile online sul sito dell’ECHA, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche. Esso può essere generato sia per ogni singola miscela per cui sia necessaria una notifica, ma può essere unico per più prodotti se la formula è comune e deve essere aggiornato se c’è una modifica alla composizione della miscela. Il nuovo UFI, poi, dovrà essere stampato e apposto sull’etichetta, informando i centri antiveleno con una nuova notifica.

L’UFI mira a stabilire un collegamento univoco tra le informazioni fornite con la notifica e il prodotto immesso sul mercato. In questo modo, si aiutano anche i centri antiveleni di ogni Stato Europeo in cui è venduto il prodotto a recuperare velocemente e individuare correttamente le informazioni utili in caso di esposizione accidentale alla miscela.

Infatti, le miscele che sono classificate per rischi chimici o fisici per la salute, e che costituiscono un potenziale pericolo per l’incolumità della persona che le utilizza sono in generale tutte soggette all’obbligo di notifica. Ci sono però esenzioni alla notifica, come per i rifiuti, le miscele classificate per i soli pericoli ambientali, gli esplosivi e i gas in pressione ai sensi del Regolamento (CE) n.1272/2008, i medicinali ad uso umano od animale, gli alimenti, i mangimi, le miscele di sostanze soggette a ricerca e sviluppo, i prodotti cosmetici e i dispositivi medici. Mentre ci sono delle modalità particolari di notifica per le “Bespoke Paints”, ovvero le miscele di vernici preparate nei punti vendita, per i prodotti in calcestruzzo, gesso e cemento.

Per tutte le altre miscele di prodotti importati o venduti per essere impiagati in siti industriali o professionali, o per essere utilizzati da professionisti e/o da consumatori, è necessario fornire informazioni come: la composizione, il pH e il colore della miscela; la tipologia di imballaggio primario di vendita, la denominazione commerciale del prodotto, la categoria di prodotto di appartenenza, le informazioni tossicologiche rilevanti per la miscela e il/i paesi di vendita del prodotto.

L’insieme di queste informazioni, raggruppate in un fascicolo in formato IUCLID, va trasmesso online mediante l’apposito portale PCN gestito da ECHA e le cui informazioni sono riservate ed inviate ai centri antiveleni autorizzati.

I soggetti obbligati alla cosiddetta “notifica PCN” sono tutti gli importatori e utilizzatori a valle di miscele pericolose. Gli unici, in generale, a non interessati da tale obbligo rimangono i consumatori e gli utilizzatori finali di tali prodotti.

IL SUPPORTO DI NIER.

NIER ingegneria offre assistenza alle aziende nella gestione delle problematiche connesse alla produzione, utilizzo e vendita di prodotti contenenti sostanze e miscele pericolose, compresi i rifiuti, attraverso la seguente offerta:

  • Attività di verifica della conformità legislativa ai Regolamenti CLP e REACH;
  • Redazione, verifica e controllo delle Schede di Sicurezza ai sensi dei Regolamenti CLP e REACH;
  • Attività di consulenza sulla corretta classificazione delle sostanze e miscele pericolose, ai sensi del Regolamento CLP;
  • Supporto alla registrazione di sostanze e miscele pericolose ai sensi del Regolamento REACH;
  • Supporto alla notifica di sostanze e miscele pericolose ai sensi del Regolamento REACH e CLP come es. Notifiche PCN, notifiche SCIP e notifiche di Classificazione CLP.
  • Aggiornamento normativo periodico: novità e scadenze;
  • Attività di verifica e controllo imballaggi ed etichettatura;
  • Supporto alle Normativa SevesoADR Rifiuti Pericolosi;
  • Formazione e informazione rivolta agli RSPP/ASPP, HSE Manager, gestori di impianto, responsabili di funzione, tecnici e lavoratori.

DALLE PAROLE AI FATTI .

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