Database SCIP e Sostanze SVHC: hai le idee chiare?
Su temi come le Sostanze SVHC e il Database SCIP ci sono sempre tante domande. In questo articolo, abbiamo risposto alle più importanti.
A cura di Giulia Carloni e Laura Caselotto
[Area Sostenibilità – Unità Grandi Rischi]
Quali sono i settori coinvolti nella notifica scip?
La notifica SCIP ha un campo di applicazione ampio perché coinvolge tanti prodotti e settori.
Tuttavia, ti veniamo subito in aiuto con un elenco di articoli e oggetti complessi di largo uso che potrebbero rientrare nell’obbligo di notifica:
- Fili di metallo, lamiere metalliche, viti e lame;
- Fogli di carta e i prodotti cartacei (buste);
- Pannelli di compensato e tubi;
- Bottiglie;
- Forniture per ufficio;
- Mobili;
- Filati;
- Indumenti;
- Giocattoli;
- Infissi;
- Prolunghe e spine elettriche;
- Elettrodomestici;
- Componenti elettronici e dispositivi elettronici come stampanti, condizionatori, apparecchi per l’illuminazione;
- Pompe e compressori;
- Biciclette, veicoli a motore, aerei, pneumatici, satelliti, ecc.
Cosa sono le sostanze SVHC e dove trovo la lista SVHC?
Quelle che soddisfano uno o più criteri definiti nell’Articolo 57 del regolamento REACH (CMR, PBT, vPvB o interferenti endocrini) possono essere identificate come “sostanze estremamente preoccupanti” (SVHC) ed essere inserite nell’elenco di sostanze candidate all’autorizzazione (candidate list).
ECHA definisce il significato SVHC: Le sostanze suscettibili di avere effetti gravi sulla salute umana e sull’ambiente possono essere incluse fra le sostanze estremamente preoccupanti.
La lista sostanze SVHC (SVHC list) è consultabile gratuitamente dal sito dell’ECHA.
Cosa sono gli articoli e gli oggetti complessi?
L’art. 3, paragrafo 3 del REACH, riporta questa definizione: “Un articolo è un oggetto a cui, durante la produzione, sono dati una forma, una superficie o un disegno particolari che ne determinano la funzione in misura maggiore della sua composizione chimica”.
Più articoli formano un oggetto complesso.
Ora poniamo l’attenzione su un aspetto fondamentale: se un articolo ha bisogno della notifica SCIP, questa abbraccerà anche tutti gli oggetti complessi in cui verrà incorporato.
Da qui, è facile intuire che esiste un numero molto alto di articoli e oggetti complessi potenzialmente soggetti all’obbligo di notifica SCIP.
Cos’è la banca dati SCIP?
La banca dati SCIP viene istituita a norma della direttiva quadro sui rifiuti (DQR) e contiene informazioni sulle sostanze preoccupanti negli articoli o negli oggetti complessi prodotti.
Qualsiasi fornitore di un articolo che contiene una sostanza estremamente preoccupante (SVHC) – inclusa nell’elenco di quelle candidate all’autorizzazione con una concentrazione superiore allo 0,1 % in peso/peso, per l’immissione sul mercato dell’UE – è tenuto a trasmettere all’ECHA le informazioni sull’articolo a decorrere dal 5 gennaio 2021.
La banca dati SCIP assicura che le informazioni sugli articoli che contengono sostanze incluse nell’elenco di quelle candidate siano disponibili durante l’intero ciclo di vita dei prodotti e dei materiali, inclusa la fase di smaltimento, in quanto rifiuti. Le informazioni contenute nella banca dati provenienti dalla presentazione delle notifiche SCIP sono poi messe a disposizione dei gestori dei rifiuti e dei consumatori.
Cosa ruota intorno alla notifica SCIP?
La notifica SCIP deve includere alcune informazioni fondamentali:
- L’identificazione dell’articolo;
- La sostanza inclusa nell’elenco di sostanze candidate, il suo intervallo di concentrazione e la sua ubicazione;
- Eventualmente, qualsiasi altra informazione sull’uso sicuro dell’articolo, in particolare le informazioni necessarie a garantire la corretta gestione dell’articolo una volta diventato rifiuto.
Altrettanto rilevanti sono i tre strumenti che ECHA utilizza per notificare:
- IUCLID Cloud (creazione del dossier online);
- IUCLID 6 (creazione del dossier offline);
- System-to-system (offline).
Un’altra domanda che merita una risposta chiara è questa: sono previste delle esenzioni?
Non sono presenti esenzioni tranne che per alcune specifiche consentite dagli Stati membri nell’interesse della difesa. La notifica va eseguita a prescindere dal tonnellaggio annuo.
ATTENZIONE! I venditori al dettaglio che forniscono gli articoli solo ai consumatori non devono presentare alcuna notifica.
Ma gestire le notifiche SCIP è semplice o complesso?
Come si può vedere dall’immagine in basso, la difficoltà aumenta proporzionalmente all’oggetto complesso e alla quantità di livelli di componenti e sottocomponenti da segnalare in fase di notifica.
Quest’altra illustrazione, invece, prende in esame una bicicletta pronta per entrare nel mercato UE. Un esempio che ti può essere molto utile per capire come vengono organizzate e strutturate le prescrizioni informative in una notifica SCIP.
Inoltre, devi sapere che ECHA propone delle soluzioni per diminuire l’impatto che la notifica SCIP può avere sull’azienda. Quali sono? Eccole qui:
- È possibile presentare articoli e oggetti complessi identici oppure quasi identici in un’unica notifica SCIP detta di “raggruppamento” per diminuire drasticamente il numero di notifiche da inviare all’ECHA.
- Si può fare riferimento ai dati già trasmessi all’ECHA da parte di altri soggetti obbligati, ad esempio dai fornitori a monte (“referenziazione”) per velocizzare il processo di notifica.
RIFERIMENTI
- Fornitore di un articolo: ogni produttore o importatore di un articolo, distributore o altro attore della catena di approvvigionamento che immette un articolo sul mercato (articolo 3, paragrafo 33 del REACH);
- Capitolo 3 della guida ECHA “Prescrizioni per le notifiche SCIP”- ottobre2020;
- Paragrafo 1.3 della guida ECHA “Prescrizioni per le notifiche SCIP”- ottobre2020;
- Capitolo 2 della guida ECHA “Prescrizioni per le notifiche SCIP”- ottobre2020.